montefalco.it sostiene Sea Shepherd

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Crediamo che l’equilibrio di tutte le componenti della natura sia la cosa più importante per il prosieguo della nostra avventura su questo pianeta.
Non può esserci terra senza mare né mare senza terra… ma l’equilibrio dell’ecosistema marino è il più difficile da “toccare con mano”, i danni che questo sta subendo sono sempre più gravi e non sempre arrivano all’attenzione delle persone.

Jolly Roger Sea Shepherd LogoLa Sea Shepherd Conservation Society, costituita nel 1977,  è un’organizzazione internazionale senza fini di lucro la cui missione é quella di fermare la distruzione dell’habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani del mondo intero al fine di conservare e proteggere l’ecosistema e le differenti specie ed è registrata negli Stati Uniti.
I membri si autodefiniscono eco-pirati e navigano battendo bandiera olandese, sotto la quale vengono intraprese campagne basate sulla Carta Internazionale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la Natura del 1982 (United Nations World Charter for Nature) e svariate altre leggi (vedi anche: Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa).
Sea Shepherd usa tattiche di azione diretta e campagne di informazione per proteggere la delicata biodiversità degli ecosistemi oceanici e informare il pubblico sulla sua situazione e opera per assicurarne la sopravvivenza per le generazioni future.
Il Capitano Paul Watson, fondatore e attuale presidente dell’associazione, è un famoso e rispettato leader nelle questioni ambientaliste.

La bandiera di Sea Shepherd è ricca di significati….

Per prima cosa lo sfondo: nero, a rappresentare l’estinzione, la fine della vita, la morte dell’oceano.
Nella parte superiore il cranio umano: simboleggia l’umanità, ossia la causa del declino e dell’estinzione delle specie marine.
Sulla fronte del teschio troviamo un delfino e una balena nella posizione dello yin e dello yang, principi opposti quali l’attivo e il passivo, il maschile e il femminile. Il delfino rappresenta lo yin e la balena lo yang, due forze che cooperano per ristabilire l’equilibrio e l’armonia negli oceani. È proprio questa armonia dell’oceano la base di tutta la vita sul pianeta. In altre parole: se l’oceano muore, tutti noi moriamo.
Sotto al teschio vediamo incrociati un bastone da pastore, che indica la protezione, con un tridente, simbolo dell’intransigenza e dell’azione diretta: insieme essi rappresentano la nostra filosofia di “azione diretta non violenta”. Il delfino che si trova sul tridente è l’espressione del nostro concentrare le energie in modo non violento per proteggere la vita negli oceani.

SeaShepherd.org

Sea Shepherd Italia

La flotta di Sea Shepherd

Le ultime news dal mondo Sea Shepherd

 

Operazione Siso

In collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, la Guardia Costiera, la Capitaneria di Porto di Catania e la Guardia di Finanza sezione Milazzo, l’Operazione Siso ha come obiettivo la protezione del delicato ecosistema dell’arcipelago delle Isole Eolie dalla pesca illegale non documentata e non regolamentata (INN); in particolare dall’uso delle reti “Spadare”, note per aver ucciso Capodogli, Tartarughe, Tonni, Pesci Spada, Squali e mammiferi marini fino alla loro messa al bando nel 2003, e dall’uso indiscriminato dei FAD. Questo sistema di pesca è letale per le tartarughe Caretta Caretta e altre specie che spesso vi rimangono imprigionate durante le rotte migratorie.

 

Nel 2017 un giovane capodoglio, attraversando l’arcipelago delle Isole Eolie, è rimasto impigliato in una rete illegale di tipo derivante. La Guardia Costiera ha tentato per molte ore di liberarlo senza riuscire. È stato trovato morto lungo la costa di Capo Milazzo, dal biologo marino Carmelo Isgrò, con la rete ancora attorcigliata alla pinna caudale e con lo stomaco pieno di plastica.
Carmelo ha deciso di dare al capodoglio il nome di Siso, in onore del caro amico che lo ha aiutato a recuperarlo e che proprio in quei giorni è morto in un incidente d’auto.
La morte del capodoglio Siso è un chiaro segno della presenza di reti illegali all’interno dell’arcipelago delle isole Eolie.

Sea Shepherd Ship Steve Irwin